“Vado dai Carabinieri, a denunciare!
In questo Distretto sanitario non funziona nulla!
Sarete denunciati alla Procura della Repubblica!
Il vostro stipendio
lo paghiamo noi
con tasse e ticket!
Siete fortunati perché nessuno
controlla il vostro lavoro!”
Questi sono solo alcune delle reazioni di cittadini-utenti raccolte di fronte agli sportelli o agli uffici sanitari del Distretto 69 di Capaccio Roccadaspide, verso certi sanitari, paramedici o amministrativi che, spesso, non hanno nessuna colpa del disservizio, proprio per la carenza di organizzazione e di governo dei servizi sanitari, in una spendita località come PAESTUM, ed in particolare questi dipendenti devono subire offese ed ingiurie per colpe di altri.Non a caso, qualche giorno fa, anche noi, abbiamo sollevato un problema che riguardava proprio il Distretto Sanitario di Capaccio Roccadaspide (vedi Allegato 1). Pensavamo – sbagliando, evidentemente – che una collocazione così “ disastrosa” dell’ufficio URP fosse stato solo un incidente di percorso. Ma così non è stato, stando almeno alle tante altre denunce fatte. Addirittura, una di queste è stata pubblicata anche su “ la Città” del 9 aprile u.s. Angela Sabetta parla di carenza organizzativa che compromette non solo il servizio ai cittadini, ma anche le casse del presidio sanitario (vedi Allegato 2). A questo punto, si deve constatare che qualcosa non funziona anche nell’organizzazione dell’informazione. Infatti, alcune “normali” iniziative di questi signori vengono esaltate da certi organi di stampa come eventi di grande livello tecnico, ma, a ben guardare, così non è, se si guarda al disastro che regna nei servizi pubblici e, per fortuna, di quello che si legge su taluni giornali.Al punto in cui siamo, occorre un momento di riflessione vero che, per quanto riguarda la sanità, deve partire dal Presidente della Regione Caldoro, dagli inquirenti e dalla magistratura che indagano quotidianamente su fatti così delicati che riguardano la salute dei cittadini, arrivando molte volte in ritardo (non solo per incapacità, ma anche per incuria di chi amministra e programma) su fatti gravissimi.Tutto ciò va semplificato con logica e trasparenza, in modo che fatti eclatanti non siano affrontati con colpevole leggerezza. Tutto poi si riduce a cause che intasano e paralizzano la giustizia, consentendo al prepotente di turno di farla franca, sfruttando le incongruenze ed i tempi biblici della giustizia. Ormai la intimidazione di lor signori è all’ordine del giorno, ed è per questo che le piccole testate locali, spesso, essendo sotto il tiro di tante querele, smettono di fare il loro lavoro, per la gioia dei disonesti (la libera stampa che cessa di essere il cane da guardia del potere …? Forse, per fortuna non sempre, ma quando i contrappesi arrivano in ritardo o non arrivano le istituzioni ed i servizi vengono distrutti per questo occorre prevenire con più giustizia attiva).Ritornando alla lettera indirizzata ai dirigenti del Distretto Sanitario, ad incominciare dal direttore generale Squillante, al responsabile locale, Nicoletti, non è che ci aspettassimo granché, ma almeno un cenno di presa d’atto. Così non è, e così non sarà, perché riscontrare, da parte di un Ente pubblico, una comunicazione sarebbe nella normalità, se normale fosse questo Paese. Ma così non è, rassegniamoci.Speriamo che qualcuno, leggendo queste cose, faccia qualche iniziativa utile a risolvere i problemi. Non dimentichiamoci che parliamo di PAESTUM che è visitata da migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo, scusate se è poco.. La vergogna tocca tutti ed è per questo che ci siamo attivati. Bene ha fatto Angela Sabetta a denunciare. Ma chi di dovere interverrà (il Presidente Caldoro)? Essere protagonista solo attraverso i mass media non serve, quello che serve è risolvere i problemi della gente che, ormai, non ne può più.