Legge elettorale!
Parlare fa sempre bene, però senza riserve!
Non far decidere strumentalmente è ancora peggio.
Non ci addentriamo più di tanto sulla leggere elettorale perché in allegato si può leggere tre interessanti articoli : Gianfranco Pasquino – la città del 14.4.2015 (Allegato 1)_ Ansa (Allegato 2). E di Marco Olivetti di Avvenire sempre del 14.4.2015(Allegato 3).
Il confronto, o meglio lo scontro all’interno del PD, sulla legge elettorale dimostra chiaramente che molti politici di oggi non sono abituati a confrontarsi più di tanto e a contare fino a 10 prima di rispondere o fare affermazioni, spesso, causa di situazioni polite irreversibili.
Quando un ministro della repubblica afferma, senza se e senza ma, non preoccupandosi che sta parla, per lo più, a suoi colleghi di partito: << il testo dell’Italicum è corretto e funziona, non c’è la necessità di modifiche >> siamo al più totale diniego di un costruttivo confronto.
Sì è vero che in Italia da almeno 20 anni si fa e si disfa senza mai ad approdare a niente, in effetti in questi anni tutto si è consumato intorno a Berlusconi si, Berlusconi no, dimenticando che egli più che il politico faceva e fa l’imprenditore.
La stragrande maggioranza dei cittadini che lo seguono anche loro hanno un altro lavoro o altri interessi, prima ancora della politica, ovviamente salvo le dovute eccezioni.