Gaetano Puca e Capaccio, una sinergia di amore e umiltà. Un patrimonio culturale al servizio della comunità, soprattutto per i giovani


L’ultimo lavoro letterario del professore Gaetano Puca è stato presentato nel mese di dicembre 2024 nella sede sociale Geo-trek, in via Posillipo, a Capaccio Capoluogo. Un lavoro straordinario su usi e costumi del Cilento. Giuseppe Barra, Edizioni “Il Saggio”, scrive nella prefazione:
<< Questo nuovo libro di Gaetano Puca, improntato su vari luoghi del Cilento, anche se un’alta percentuale è riferita al territorio di Capaccio, ci dà una visione generale storiografia, culturale, folclorica e la si può definire anche una fonte di studio per i molteplici argomenti trattali come le tradizioni locali sulla nascita, sul matrimonio, sulla morte di un individuo, sulle varie festività, sul Carnevale, sulla Pasqua, e spazia anche sulle credenze popolari  – Giuseppe Barra aggiunge – Un libro che interessa molti paesi perché l’autore è conoscitore di molteplici luoghi e lui, con maestria, è stato capace di raggruppare le varie te1natiche in un solo volume. Questa non vuol essere una prefazione dove voglio solo lodare l’autore ma una prefazione dove lo voglio anche ringraziare, essendo, io, un suo amico e anche il suo editore, dicendogli che ha fatto bene a mettere insieme questi piccoli “capolavori” i quali non dovevano essere sprecati ma pubblicati e renderli noti al prossimo in modo che la ricerca non vada persa ma conservata in interessanti pagine. Bene è stata la sua decisione >>.
Gaetano Puca, 76 anni, è nato a Capaccio. Si è laureato in Pedagogia, all’Università degli Studi di Salerno, nel 1975.
Sposato con la compianta professoressa Maria Michela Desiderio, docente di Lettere, ha due figlie. Enza e Giusy, e tre nipoti, Clarissa, Rosario Michele e Gaetano Isacco. Il prof. Puca è un intellettuale molto stimato, tant’è che ha un rapporto privilegiato con il maestro Bruno Bambacaro, cultore di fama internazionale del ruolo della Città di  Paestum nella Magna-Greacia, attrattore turistico mondiale.
Gaetano Puca ha scritto molto su Costabile Carducci, capaccese, patriota italiano nato  il 15 giugno 1804 ed ucciso da un emissario dei Borboni, con un colpo di pistola in faccia, il 4 luglio 1848, nella pineta di Acquafredda di Maratea. In memoria di tutto questo, ad Acquafredda fu presentato il libro del prof. Gaetano Puca: “ Costabile Carducci da Capaccio ad Acquafredda di Maratea”. Nel convegno si parlò anche dei moti del Cilento del 1848.
Carducci assunse diversi incarichi nel movimento, perché era sostenitore delle idee carbonare e guidava gruppi rivoluzionari nella regione, con il ruolo di colonnello comandante nella guardia nazionale di Salerno. Purtroppo, quando la monarchia borbonica sciolse il parlamento, Carducci fu costretto a fuggire, prima a Roma e poi in Sicilia, alla ricerca di sostegno per la causa dell’indipendenza.
Il prof. Puca ha dedicato una vita anche alla formazione dei giovani. L’’ultimo impegno professionale, come docente, è stato presso il “Centro di Formazione Professionale della Regione Campania di Orientamento Professionale di Roccadaspide (SA)”. In merito al suo percorso di studi, Gaetano Puca scrive su Facebook: << il  30 aprile 1975 giorno della discussione della tesi di laurea, nella foto i miei genitori un ricordo straordinario ed è l’unico e solo giorno che i miei genitori sono stati presenti nel corso dei miei studi. Infatti, mai visti a scuole fin dalle elementari, medie e superiori. A dire il vero mi seguivano a casa tutti giorni sia durante le scuole elementari che medie. A loro devo la possibilità che ho avuto di frequentare persino l’università, da loro ho ricevuto una buona formazione di base, l’educazione sociale, secondo i principi della religione cristiana cattolica. Grazie mamma Giuseppina Passaro, grazie papà Vincenzo. E, poi, per la foto devo ringraziare le mie figlie che hanno nel sistemare l’albo fotografico hanno ritrovata un momento di gioia straordinaria per il sottoscritto >>.
Gli impegni culturali del prof. Gaetano Puca sono stati tanti, sia come relatore, in molti convegni, che in programmi televisivi e radiofonici (Tele Colore Salerno, Tele Salerno 1, Radio Paestum, ecc.) su temi come la cultura, la storia, l’antropologia e la sociologia, per lo più riferiti a Capaccio Paestum ed al Cilento.
Il professore Puca per i cittadini di Capaccio Paestum, ma non solo, è un riferimento culturale, tant’è che sono in molti a  chiedere conto dei suoi libri: “ Professore, devi fare in modo che i tuoi libri non vadano dispersi o distrutti”.
In merito, il professore, normalmente risponde: “ Innanzitutto, evidenzio che ho figli e nipoti e, poi, faccio notare che a Capaccio capoluogo vi sono ben 5 biblioteche private come la mia costruite per anni un poco alla volta. Le biblioteche sono fornite da libri, anzi da migliaia di libri e sono depositarie anche di qualche documento. Spesso, mi chiedo quanti capaccesi e pestani hanno letto la loro storia del loro paese? E, poi, il capoluogo non potrebbe essere un punto di riferimento culturale per tutti i cittadini? ”.
Un altro nodo che il professore Puca ha sciolto per Capaccio Paestum è stato quello  della religiosità legata al Santo patrono che, per tutto il territorio, è San Vito. La chiesa si trova a Capaccio Scalo, in piazza Santini,  il parroco è don Donato Orlando, una persona straordinaria e umile, molto vicino ai più deboli. Comunque, non abbassa mai la testa di fronte ai prepotenti, anche se si tratta di personaggi “tracotanti o danarosi”.
A tal proposito, il prof. Puca scrive: “Ogni borgata di Capaccio Paestum dice che tiene il santo patrono. È errato ogni borgata ha la chiesa intitolata ad un santo. Sbaglia, anche Capaccio Capoluogo paese storico che dice: San Pietro è patrono di Capaccio capoluogo. No! E’ il santo a cui è dedicata la chiesa parrocchiale. Proprio per questo ho voluto dedicare un mio libro: ‘Storia di Capaccio’ con riferimenti documentati, anche sulla sua nascita e tradizioni della chiesa parrocchiale, leggendolo è possibile capire tra l’altro anche perché in ‘ piazza orologio’  vi sono due leoni in pietra con le nappe vescovili. Capaccio ha una storia notevole e affascinante. Se noi, cittadini di oggi, non conosciamo il nostro passato e la nostra storia, non possiamo comprendere il presente e determinare il futuro”.  
Attualmente, i libri del prof. Puca sono reperibili o prenotabili, presso l’edicola Fraiese, al capoluogo ed a Capaccio Scalo, all’edicola Mirarchi.
Qui di seguito, del prof. Gaetano Puca, ricordiamo alcune pubblicazioni:
Settore Pedagogica:
Il Bambino e il Gioco -Giochi Tradizionali della Campania (1998),   U’ Munaciello, Racconti inediti della Campania (2001).
Settore Sociologica:
Partecipazione e Territorio, Approccio Sistemico, Il Caso Cilento (1997), Roscigno Vecchia “Il vissuto problematico dell’abbandono” (1997), L’imprenditoria e il Cilento (1997),  Il processo di desertificazione nella valle del Calore e del Fasanella (2002).
 Settore Storia locale:
La Contea di Capaccio nel 1400 e nel 1500 (1986), Costabile Carducci eroe nazionale? (1988), Omaggio a Wilken’ s (1992), Coiffeur Giuseppe Marino (1993), Agostino Odoardi, Episcopus Caputaquaensis (1724-1741) (1994), Spuculiannu a Capaccio (1999), Giungano, Tra passato e presente (2000), “Zi Mastro e …Zi’ Maestra” (2000), Capaccio e il suo convento francescano (2002), Spartacus e il Cilento tra storia, ipotesi e leggende (2004), Guida turistica Capaccio Capoluogo (2004), (Ristampa) Spuculiannu a Capaccio (2004), Roccadaspide a cavallo tra il II e il III millennio (2007), Costabile Carducci da Capaccio ad Acquafredda (2008), La religiosità popolare a Capaccio e nella Valle del Calore, (2010), La guerra totale e lo sbarco degli alleati a Paestum (2013), Capaccio, l’artigianato locale: i sarti (2013).

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