La labirintite, una malattia maledettamente seria


Molti nostri lettori, alcuni tanto arrabbiati, perché nonostante vari accertamenti, cure, ecc. vivono un vero e proprio calvario, e, quindi,  ci hanno chiesto di scrivere sulla “labirintite”, per la verità in primo momento eravamo titubanti, ma poi rileggendo le lettere abbiamo pensato che era giusto occuparcene ed assumerci le nostre responsabilità, così come hanno fato tanti altri mass media.

Da una sommaria ricerca abbiamo individuato alcuni articoli e trasmissioni come quella di Rai3 – ELISIR condotta dal prof. Michele Mirabella.
In una di queste trasmissioni il prof. Alfonso Scarpa parlava proprio della labirintite, con cognizione di causa ed un linguaggio molto semplice ed appropria dimostrava, con strumentazione che la diagnosi poteva essere precisa e che la stessa era curabile completamente.
Dalla nostra ricerca abbiamo capito che la labirintite è una infiammazione dell’orecchio interno, nota anche come otite interna, ed essa provoca disturbi dell’equilibrio, con danneggiamento del sistema vestibolare (cavità dell’orecchio interno), e può anche colpire una o entrambe le orecchie, oltre ai problemi di postura (posizione del corpo) il paziente  può andare incontro a riduzione dell’udito e acufene ( sentire rumori vari che possono disturbano l’orecchio).
In alcune lettere si legge:  “… la labirintite è una infezione che coinvolgono le strutture dell’orecchio deputate all’equilibrio. I sintomi non dovranno mai quindi essere sottovalutati, anche per evitare conseguenze particolarmente gravi…”, quindi ci troviamo di fronte a persone che sulla propria pelle hanno sperimentato questa delicata malattia che, purtroppo, investe miglia e miglia di persone.
Dopo quanto premesso ci siamo anche noi rivolti al prof. Alfonso Scarpa ed egli, gentilmente, aiutandoci in merito, ci ha inviato il seguente articolo, riportato anche in pdf, che qui di seguito pubblicato:

La labirintite

di Alfonso Scarpa*

Cos’è
Il termine labirintite indica una infiammazione a tutto il labirinto. Questa definizione, seppur di uso comune, è non corretta. Invece è più appropriato parlare di neurite o di nuronite dove l’infiammazione interessa il nervo vestibolare. La causa più comune è un virus, specie quelli della famiglia degli Herpes. Qui di seguito useremo sia il termine labirintite che neurite vestibolare come sinonimo.
Quadro clinico
Il paziente affetto da neurite vestibolare presenta un quadro clinico che rientra nel “deficit vestibolare acuto“. Il paziente presenta vertigini oggettive associate a nausea e vomito oltre ad altri sintomi neurovegetativi come la sudorazione, la tachicardia, il pallore etc. La sintomatologia è molto intensa destando preoccupazione tale che il paziente si rivolge al pronto soccorso. Si vuole ribadire che il termine labirintite è spesso usato come sinonimo o talvolta per indicare un’affezione generica dell’orecchio che determina il sintomo vertigine.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale in primis si basa nell’escludere un deficit vestibolare centrale (la cosiddetta pseudoneurite vestibolare) che nel caso di una emorragia cerebrale diventa fondamentale una diagnosi immediata. Altre possibili cause che possono simulare un deficit acuto possono essere la crisi Menierica, l’attacco emicranico vestibolare, una crisi di vertigine parossistica posizionale. In questi casi, un’attenta anamnesi ed un corretto esame della funzione vestibolare ci consente di fare una diagnosi precisa.
Terapia della labirintite
La terapia si basa essenzialmente sulla somministrazione di farmaci cortisonici, antiemetici ed antivertiginosi  nella prima fase e successivamente una terapia fisica riabilitativa (rieducazione vestibolare) atta a facilitare i meccanismi di compenso centrale.
Cosa fare quando viene un attacco acuto di vertigine e vi dicono che può essere una labirintite
Può capitare che si presenti un attacco di vertigine acuta  e non sapere cosa fare. La maggior parte delle persone con vertigini si rivolge  al medico di base o al pronto soccorso e il più delle volte vi dicono che è la labirintite. La prima cosa è quella di non spaventarsi in modo da avere la calma giusta per affrontare l’episodio acuto. E’ buona norma fermare le attività che si stanno compiendo e trovare una posizione che meno scateni o peggiori la vertigine. Per esempio posizionarsi a letto, magari con 2 cuscini dietro a capo e preferire il fianco dove la sintomatologia è minore. Appena possibile consultare il proprio medico o meglio ancora lo specialistica vestibologo.

Quali esami praticare per un attacco di labirintite
Gli esami utili per diagnosticare la labirintite sono i seguenti:
Esame vestibolare
Esame audiometrico
Esame impedenzometrico
Potenziali miocenici (Vemp’s)
Il più delle volte sono sufficienti solo alcuni di questi; inoltre, risulta utile eseguire una RMN encefalo e rocche petrose al fine di escludere patologie di diversa natura.
Volete curare la labirintite o meglio la neurite vestibolare a Napoli?
Quindi la labirintite..
..è un termine inesatto e viene usato nel linguaggio comune per intendere che un paziente è affetto da vertigini dovute ad un problema labirintico.
Se vuoi saperne di più vai alla pagina delle vertigini e disturbi dell’equilibrio

http://www.alfonsoscarpa.it/vertigini-e-disturbi-dellequilibrio/

Le Vertigini
Per vertigine si intende una erronea percezione di movimento dell’ambiente o di noi stessi.
Tale sintomo, essendo solitamente improvviso, di notevole intensità, e poiché altera i normali rapporti spaziali del soggetto, è solitamente associato ad uno stato di grande spavento e di vera e propria ansia.
Nella genesi dello stato di ansia non è di poca importanza il fatto che il soggetto non è in grado di identificare la sede della sua malattia e si sente impotente di fronte all’immobilità cui è costretto durante la crisi. Accanto alla vertigine spesso si associano turbe neurovegetative, quali nausea, vomito, sudorazione, tachicardia, che oltre ad essere estremamente fastidiosi sono particolarmente debilitanti.
Purtroppo le poche conoscenze a riguardo di questo frequentissimo disturbo qual è la vertigine portano ad allungare i tempi diagnostici e quindi terapeutici. E’ quasi la norma vedere pazienti in ambulatorio che hanno effettuato molteplici esami radiologici (risonanze, TAC, radiografie cervicale, doppler TSA etc.) e visite specialistiche (ortopediche, neurologiche, otorinolaringoiatriche etc.) senza aver mai praticato quello che è l’esame cardine ossia “l’esame vestibolare”.
L’esame vestibolare
L’esame vestibolare è essenziale ogni qual volta ci troviamo di fronte ad un soggetto con sindrome vertiginosa.
Esso consiste nel fare indossare al paziente occhiali particolari (occhiali di frenzel) debolmente illuminati, o in alternativa mediante un sistema più sofisticato di video-oculoscopia all’infrarosso (vedi fig. in basso a destra). In questo modo vengono valutati i movimenti oculari sia involontari (come il nistagmo) sia volontari (come i movimenti di inseguimento lento e quelli rapidi).
L’esame viene effettuato su un lettino prima con le gambe fuori e poi facendo assumere al paziente varie posizioni (sdraiato, sul fianco destro e sinistro, con la testa fuori dal lettino etc.).
L’esame vestibolare rappresenta uno strumento utile per individuare la causa della vertigine e molte volte, qualora la causa sia rappresentata dal distacco di piccoli sassolini nell’orecchio, chiamati otoliti, vengono effettuate delle manovre atte a riposizionare gli otoliti, con la scomparsa definitiva della sintomatologia vertiginosa.

*Specialista in Otorinolaringoiatria
Perfezionato in vestibologia
C/o Azienda Ospedaliero Universitaria
“San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona
Scuola Medica Salernitana” Salerno
U.O. di Otorinolaringoiatra
Ad indirizzo otologico-audiologico-foniatrico

Allegato 1_ articolo prof. Scarpa

Allegato 2_ dal sito del prof. Alfonso Scarpa

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