Alimenti e salute: etichetta ( si dell’Europa), “bollicine” (no, all’obosità), frutta e verdura (dieta sana) e fragole (contro i tumori)

Da:Newsletter – la salute in pillole

Alimenti: Mdc, bene Ue su origine in etichetta di tutti i prodotti

Roma, 20 apr. (Adnkronos Salute) 17:35
E’ una buona notizia il voto favorevole alla commissione Ambiente del Parlamento europeo all’etichettatura d’origine dei prodotti alimentari che indichi il Paese o il posto di provenienza di tutti i tipi di carni, di prodotti lattiero caseari, di frutta e verdura fresche, ma anche di carne, pesce e pollame che sono presenti in quanto ingredienti nel processo di trasformazione degli alimenti. Ne è convinta Silvia Biasotto, responsabile Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc). “L’etichetta è la carta di identità dei prodotti. E come per i cittadini è importante indicare il luogo di nascita – dice Biasotto – così lo deve essere anche per gli alimenti. Il voto della Commissione ambiente del Parlamento Ue conferma il riconoscimento dell’importanza, in termini di informazione trasparente al consumatore, dell’indicazione della provenienza in etichetta”. “Questo via libera – conclude Biasotto – ci rassicura anche sulla sorte della legge italiana in materia di origine dei cibi approvata lo scorso gennaio sull’etichettatura di provenienza, l’etichettatura Ogm e l’inasprimento delle sanzioni in materia di prodotti certificati”.
Alimenti: studio assolve bollicine, non aumentano rischi obesita’ e diabete
Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) 18:13
Buone notizie per i golosi di bollicine. Almeno secondo un recente studio americano, infatti, le bibite gassate e quelle edulcorate artificialmente non moltiplicherebbero i rischi di obesità e diabete, come ritenuto fino ad ora. Ad ‘assolvere’ dalle accuse queste bevande sono i ricercatori della Harvard University (Usa), secondo i quali consumare drink analcolici dolcificati artificialmente, ma anche caffè o tè, non aumenta i rischi di diabete e obesita’. I pericoli insomma, assicurano gli autori, sarebbero collegati al fatto di avere già problemi di peso mentre si stappano lattine e bottigliette. Inoltre optare per le versioni ‘diet’ sembra un’alternativa praticabile, secondo il rapporto pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition dal team di Frank Hu. “Esistono varie alternative alla soda normale”, spiega Hu, uno degli autori dello studio. Precedenti lavori avevano suggerito che le persone che bevono regolarmente soda o diet soda potrebbero essere più vulnerabili al diabete rispetto a quelle che evitano drink edulcorati artificialmente. “La diet soda non è forse la migliore alternativa, ma un consumo moderato – dice lo studioso al ‘Daily Mail’ – non avrà effetti particolarmente nocivi”. Hu e i suoi colleghi hanno analizzato i dati relativi a oltre 40.000 uomini seguiti tra il 1986 e il 2006. In questo periodo tutti sono stati intervistati regolarmente sul loro stato di salute e sulle abitudini a tavola, compreso il consumo di bibite gassate. Circa il 7% ha ricevuto una diagnosi di diabete, a un certo punto dello studio. Ebbene, gli uomini golosi di bibite dolci e frizzanti (una porzione al giorno in media) sono risultati il 16% più a rischio di diabete rispetto a quanti non le consumavano. Ma se si teneva conto del peso, della pressione sanguigna e del colesterolo del campione ‘sotto esame’, si è visto che queste bevande non erano correlate al rischio di diabete. Infine il consumo del caffè, normale e decaffeinato, sembra legato a un minor rischio di diabete, forse a causa di antiossidanti, vitamine o minerali presenti nel caffè.
Alimenti: l’esperto, frutta, verdura e poca carne per dieta sana low cost
Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) 17:58
Nutrirsi in modo sano nonostante la crisi e con i prezzi degli alimenti in crescita non solo è possibile, ma è anche più facile di quanto si creda. Basta puntare su frutta e verdura di stagione, ridurre il consumo di carne, scegliere bene al supermercato, riscoprire pietanze e ‘trucchi’ della tradizione, come, ad esempio il riutilizzo ‘creativo’ degli avanzi senza sacrificare il gusto. Insomma se la crisi a tavola rischia di farsi sentire sempre di più, con l’allarme sui prezzi del cibo, ciò non vuol dire che si debba pagare lo scotto con una dieta peggiore. A spiegarlo è Andrea Ghiselli, ricercatore del’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). “In realtà risparmiare sul cibo mantenendo una alimentazione equilibrata e adatta alle nostre esigenze – spiega l’esperto all’Adnkronos Salute – non è difficile. Generalmente, infatti, spendiamo tre volte più del necessario. Se un adulto su quattro fino ai 40 anni è in eccedenza di peso, ciò vuol dire che c’è, in generale, un ampio margine di risparmio”. La prima regola per conciliare salute e portafoglio è quella di mangiare più frutta e verdura, meno care e più benefiche. “Basta seguire la regola aurea delle 5 porzioni al giorno”. La seconda è quella di limitare la carne a una o due volte la settimana, sostituendola con legumi, uova e pesce. E quando si va da macellaio si può optare per i tagli meno cari. “Dal punto di vista nutrizionale – spiega Ghiselli – a parte la grande distinzione tra bianche (da preferire) e rosse, le differenze sono solo nella presenza di grasso”. Il consiglio, quindi, è scegliere anche pezzi meno nobili purché magri. Del pollo, ad esempio, va benissimo la meno cara sovracoscia rispetto al petto, basta avere l’accortezza di togliere la pelle prima di cucinarla. Per il pesce non è necessario comprare la sogliola, è ottimo quello azzurro, meno caro e più benefico “va benissimo anche quello di allevamento”, dice l’esperto, spesso offerto a buoni prezzi. Anche le uova, sono ‘alleate del risparmio’, “e possono essere mangiate una volta alla settimana, al posto della carne, ricordando che ne basta una, che può essere accompagnata da molta verdura”. Pasta, riso, polenta – conditi semplicemente con olio d’oliva e verdure – sono poi gli alimenti che ci aiutano di più a conciliare benessere e risparmio. Per quanto riguarda i formaggi meglio limitarsi ai più magri e a quelli freschi. Ci sono poi delle buone abitudini da recuperare. “Meglio cucinare – consiglia l’esperto – quantità limitate. Ma, nel caso, riutilizzare gli avanzi, come insegna la tradizione, facendo le polpette con la carne già cotta o la zuppa con il pane raffermo”. Per la colazione, poi, “latte o tè con qualche biscotto. Ma sarebbe più sano, ed economico, usare il pane avanzato (tostato o no) con un velo di marmellata”.

FRAGOLE, ‘FARMACO NATURALE’ CONTRO IL TUMORE ALL’ESOFAGO.

18 apr. (Emanuele Ameruso)
Da uno studio cinese arriva un’incoraggiante scoperta che sembra dimostrare come mangiare le fragole, può aiutare a prevenire il cancro all’esofago. Una terapia del tutto salutare, naturale ed economica, che garantirebbe la vittoria contro il tumore e contro malattie causate dalla diminuzione di antiossidanti nell’organismo. Ebbene si, le fragole sono un ottimo antiossidante naturale, sono ricche di vitamina C e le loro qualità nutritive forniscono un importante ausilio contro il “carcinoma all’esofago a cellule squamose”. La ricerca scientifica è stata condotta da un’equipe cinese capitanata dal dottor Chen Tong dell’Ohio State University ed i risultati sorprendenti sono stati presentati al meeting annuale dell’American Association for Cancer Research di Orlando. La sperimentazione ha coinvolto 36 volontari, comprendenti uomini e donne di circa 50 anni, che presentavano lacerazioni esofagee che facevano presupporre il possibile sviluppo di cancro. Gli studiosi si sono concentrati maggiormente sul carcinoma esofageo a cellule squamose, in quanto, esso rappresenta il 95% dei casi di cancro all’esofago esistenti ed ha la massima incidenza proprio in Cina, a causa del cospicuo utilizzo di spezie per condire i cibi. Ai soggetti sottoposti alla sperimentazione sono stati somministrati per 6 mesi, circa 60 grammi al giorno di fragole disidratate e, nella maggior parte dei soggetti (29 su 36), è stata ottenuta una riduzione delle lacerazioni ai tessuti. Questo perchè le sostanze nutritive contenute nelle fragole sono in grado di “comunicare” con le cellule tumorali ed inibire il loro sviluppo, soprattutto se vengono assunte in versione “essiccata”, cioè deprivate di acqua. Le fragole disidratate contengono fino a 10 volte in più componenti antiossidanti rispetto a quelle fresche. I risultati di questo studio cinese sono davvero sorprendenti ed incoraggianti ma devono essere presi “con le pinze”, in quanto, i soggetti analizzati rappresentano un numero ristretto di casi. Comunque era già noto da tempo che i frutti rossi, in particolare fragole, ribes e mirtilli, hanno un forte potere antiossidante che contrasta l’invecchiamento e la morte delle cellule dell’organismo, prevenendo lo sviluppo del cancro. Non resta che aspettare nuove ricerche di conferma e nel frattempo godersi, in anticipo sulla stagione estiva, le nostre buonissime fragole.

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