L’Italia, gli italiani e l’arte del possibile

Simon Botto, una novità assoluta

nel settore alberghiero: “DayBreakHotels”

Una start-up tutta italiana

Molti analisti sottolineano che dal 2007 la crisi economica al 2013 ha raggiunto la cosiddetta “grande recessione” questo significa che la crisi non riguarda solo l’Italia, ma tutto il mondo.
Come si sa è una crisi di natura finanziaria ( ormai è arci noto) che tale crisi ha avuto origine ben precise: Stati Uniti d’America.
Ovviamente questo ha creato un calo soprattutto occupazione per cui pochi salari, poco denaro che circola, tanta inflazione e, quindi, grande depressione addirittura superiore al 1929.
In merito in questo giorni, dopo gli incidenti di Prato, che è una cosa drammatica per quei poveretti che sono morti, ma anche per un Paese che si definisce civile ed ha consentito tanto sfruttamento umano. Taluni, con un po’ di forzatura, ironicamente affermano: in Italia solo i cinesi non la sentono la crisi perché essi non hanno mutui da pagare le  “imprese” lavoro a ritmo serrati ed i titolari cinese in Italia continua a fare affari d’oro.
Sempre per la crisi che incalza decine e decine di  alberghi, in località turistiche, rinomate,  per la prima volta,  chiuderanno i battenti nella bassa stagione, riaprendo solo in primavera inoltrata, la maggior parte delle altre strutture annuali dovranno comunque fare i conti con aperture a singhiozzo e per lo più concentrate in periodi piuttosto brevi.
La crisi di questi anni ci ha insegnato qualcosa di nuovo: le imprese alberghiere sono aziende che possono andare “in crisi”.
Le crisi aziendali del comparto alberghiero se riferite a strutture nelle città d’arte, prima del 2008, erano rare.
Erano aziende dove il comparto creditizio amava fare impieghi anche importanti e per anni ne ha effettivamente sostenuto lo sviluppo.
Ed ecco che di fronte ad una crisi così stringente e “capestro” c’è chi non si perde d’animo e si “inventa” il lavoro dando un calcio alla crisi, anche se parziale, attraverso nuove strade.
In merito Simon Botto parla di una novità assoluta nel settore alberghiero e cioè del “DayBreakHotels”, ma che cos’è?
E’ il primo portale che permette di prenotare, esclusivamente per uso durante il giorno, tutta la gamma dei servizi di hotellerie, offerti sia singolarmente che in pacchetti multi-servizi, nei più prestigiosi hotel ed a prezzi imbattibili.
Simon Botto afferma: “DayBreakHotels”, significa che la crisi disincanta, ma ingegna o meglio ci si è specializzati  nel guidare il complesso mercato del prodotti, in modo trasparente.
Proprio Simon Botto ci spiega che cos’è questo progetto e di come è possibile utilizzarlo.
“ Un progetto insolito e un pò provocatorio, ma perfetto per un momento di crisi come questo.
Vendere delle stanze ed altri servizi degli alberghi più belli del Paese a metà prezzo, perché ad uso diurno  (dalle 10,00 alle 18,00).
I malintenzionati penseranno immediatamente a coppie clandestine ma non è solo per loro, in realtà una grande fetta di mercato è costituita da uomini d’affari che vogliono organizzare riunioni o rinfrescarsi durante uno stop-over, da turisti in viaggio con aerei che ripartono dopo molte ore, da squadre sportive in trasferta in giornata o semplicemente da mamme e papà che lontano dai loro pargoli molesti vogliono trovare un angolo di relax o festeggiare una ricorrenza speciale.
Durante le crisi ci si ingegna per risparmiare e gli imprenditori innovativi cercano di guadagnare continuando ad offrire, comunque, alta qualità ai propri clienti.
E così il lusso e la comodità diventano low-cost.
Una start-up tutta italiana, fondata da quattro giovani imprenditori, che seguendo il trend mobile del momento hanno pensato ad un servizio che possa essere fruibile, oltre che dal portale www.daybreakhotels.com , anche attraverso le app per IOS e ANDROID (che permettono di trovare immediatamente l’hotel più vicino che offra camere e suite di giorno).
DayBreakHotels ridisegna i confini del mercato della distribuzione alberghiera e apre, per la prima volta, le porte degli hotel, finora riservati ai viaggiatori e agli uomini d’affari di passaggio in città per qualche giorno, anche ai residenti abituali delle nostre città.

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