Capaccio – Paestum: una questione infinita di scontri ( forse) voluti

Qui di seguito, cercheremo di richiamare all’attenzione dei nostri lettori alcuni fatti che riguardano  la Zona Archeologica di Paestum.
A tal proposito,  in questi giorni, abbiamo avuto molte sollecitazioni ad intervenire sulle questioni di PAESTUM.
C’è stato anche un nostro lettore che ci ha fornito un documento che ci accingiamo a pubblicare (Allegato 2_lettera di 4 Consiglieri – On. Franceschini + 19 autorità).

Tra le cose sentite, quello  che più ci ha stupito non sono tanto le lamentele verso l’Amministrazione – che ci possono anche stare – ma il fatto che si  attribuisca alla popolazione di PAESTUM e della PIANA la responsabilità della crisi dell’intero territorio e dei tanti abusi edilizi che hanno deturpato le nostre contrade.

A nostro avviso,  questo merita davvero un dibattito ed un confronto, per evitare che si determini uno scontro tra i cittadini di Capaccio e quelli di Paestum e la Piana (come guelfi e ghibellini), nella speranza che si ragioni con serenità  e spirito costruttivo.

Per questo, noi saremo ben lieti di pubblicare interventi che vadano verso questa direzione.

Come pure non guasterebbe un intervento diretto delle istituzioni o dei mass media che hanno ricevuto  il documento dei Consiglieri comunali di Capaccio Paestum (Ministro, Sovrintendente, Prefetto, ecc.)

I Consiglieri comunali Carmelo Pagano, Francesco Tarallo, Pasquale Cetta e Gennaro De Caro, hanno preso “carta e penna”, rivolgendosi non solo  al ministro Franceschini e ad altri 19 rappresentanti  istituzionali (compreso Procura e carabinieri), anche alcuni mass media (vedi elenco pia pagine). Secondo alcuni,  la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la collocazione delle “3 Cupole”  o meglio, così come ribattezzate, di  “3 Palle”, all’interno dell’area archeologica di Paestum (Allegato 3_Rassegna stampa sulle cupole di Paestum).
Ritornando alla lettura dei Consiglieri dalla lettura del documento emerge un segnale estremamente grave se, per un attimo, si cerca di cogliere il senso di impotenza di circa un quarto dei rappresentanti della popolazione, in seno al Consesso civico locale.
Oltretutto, essi chiedono aiuto all’autorità giudiziaria, per ciò che è successo e per  quello che può succedere nell’immediato futuro a Capaccio Paestum.
Insomma, il documento sottoscritto dai consiglieri Carmelo Pagano, Francesco Tarallo, Pasquale Cetta e Gennaro De Caro, induce tutti ad una riflessione. Proprio per questo, abbiamo ritenuto di portare a conoscenza dei nostri lettori non solo il numero straordinario de “il Sud” che si è occupato di Paestum, ma anche questo documento dei quattro Consiglieri.
Anche il linguaggio  cambia: dalle “3 Cupole” si passa alle “3 Palle”, uno “scontro”, non solo semantico,  tra cittadini che tranquillamente poteva essere evitato: bastava solo un po’ di buon senso.

Intanto, alcuni organi di informazione generalizzano sulla “cementificazione” a Paestum e dintorni, dimenticando che questo “privilegio” è riservato solo a pochi.
La stragrande maggioranza è gente onesta e perbene che sopporta solo tanta “arroganza di potere”. Fino a quando?……. A Paestum succede di tutto: saccheggio dei tombaroli, furti quotidiani negli appartamenti e nelle aziende, strade disastrate o rifatte più volte sprecando denaro pubblico, opere incompiute, abusi edilizi di ogni tipo,  persino il furto di energia elettrica  e non sempre sono persone bisognose, ma tutt’altro…
Si  dice:  “Le vie del Signore sono infinite”.
Qualcuno, invece, aggiunge: “Guarda sotto la cenere che troverai la brace”.
Noi, modestamente senza polemiche, diciamo al Soprintendente Miccio di cercare insieme la strada per raddrizzare la linea, allo scopo di pensare ad una PAESTUM accogliente, soprattutto, culturalmente, non consentendo più a certi personaggi di continuare a “violentarla” con il cemento.
Soprintendente  Miccio, su questo, noi ci siamo!
Mentre cercavamo di spiegare le ragioni del nostro intervento sulla Torre a ridosso della cinta muraria ( Allegato 1_il Sud_ speciale Paestum” ), ecco che in redazione arrivava un corposo documento dei Consiglieri comunali Carmelo Pagano, Francesco Tarallo, Pasquale Cetta e Gennaro De Caro,  di Capaccio Paestum, inviato al Ministro Franceschini ed altri (Allegato 2_ vedi documento Consiglieri Capaccio Paestum), ove viene descritta una situazione di Paestum molto più preoccupante della nostra denuncia.
In questo periodo, qualche giornale identifica i cittadini di Capaccio Paestum con queste anomalie e storture, facendoli diventare tutti “cementificatori” (non c’è cosa più falsa!), ma nessuno si preoccupa di evidenziare che sono in pochi a poter reclamare questo “privilegio”, se “privilegio” si può chiamare.

Che brutta cosa fare di tutta l’erba un fascio!
Chiediamo al signor ministro Franceschini di dare una risposta con i fatti, facendo chiarezza sulle segnalazione  dei quattro Consiglieri comunali di minoranza ed una volta per sempre dia una vera occhiata all’interno dell’area archeologica e ridisegni un futuro diverso dalle piccole speculazioni. Valorizzare questo patrimonio mondiale, significa dare un senso anche a tutte le sue dichiarazioni in TV dello stesso Ministro.
Pertanto lanciamo un SOS da Paestum, chi può fare qualcosa, dal suo presidio, lo faccia, per il bene proprio e del mondo.
Paestum sta per essere travolta da chiacchiere e beghe da cortile, tutti contro tutti, ad incominciare la polemica con l’Amministrazione, che fa ben poco per evitarla, perciò fare polemica tanto per farla non serve a nessuno e nemmeno a correggere gli errori che gli Amministratori, eventualmente, fanno ad incominciare dalla scelta di taluni  “dirigenti”, oltretutto apicali, bocciati da altre istituzioni.
Certo la scelta dei dirigenti è fondamentale, ma gli “strumenti del marciapiede” non cambiano le cose per cui il “male” non si elimina ma, spesso, si rafforza per ripicca. Si dice che il brodo della “mediocrità” è la polemica.
Adesso al punto in cui siamo solo una riflessione ed un intervento esterno, forse, può mettere un freno a ciò che sta succedendo e cioè, come dicevamo sopra, anche “3 palle” scatenano una guerra tra i cittadini, sprecando risorse e distribuendo odio.
Non abbiamo voluto partecipare alla “corrida”, palle si e palle no, perché riteniamo che l’Amministrazione doveva evitarla sul nascere questa cosa e doveva eliminare ogni minimo dubbio su, eventuali, interessi individuali a discapito dell’intera collettività.
I Guasti che si fanno oggi, difficilmente si possono aggiustare domani.
In nome di Paestum si chiede agli Amministratori ed in primis al Sindaco di “sotterrare l’ascia di guerra”, ed incominciare a ragionare con tutti i cittadini che vivono a Capaccio Paestum.
Non ha senso continuare a mettere pezze ad un “pantalone”, quasi distrutto da rancori e ritardi nel fare le cose, come le strade, l’incentivazione alle attività produttive, le scuole ( un Liceo Scientifico, semidistrutto dal suo vero ruolo istituzionale, si può dire che è diventato, quasi, un accessorio di una scuola professionale, ecc…), Beni culturali, strutture alberghiere (lasciamo stare le farse, esse non servono a nessuno), etc.

I Consiglieri comunali…si sentono “incartati” e chiedono soccorso:
–          al Ministro dei Beni e delle Attività  Culturali e del Turismo, On.  Dario Franceschini;
–          al Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, Prof. Giuliano Volpe;
–          al Comitato Tecnico Scientifico per i Beni Archeologici;
–          al Direttore Regionale Per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, dott. Gregorio Angelini;
–          alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Je Province di Salerno e Avellino;
–          al Sindaco del Comune di Capaccio Paestum;
–          al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale;
–          all’Ufficio Territoriale del Governo di  Salerno;
–          al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di  Salerno;
–          alla Procura della Repubblica di Salerno;
–          alla Regione Campania, Assessorato per la Tutela dei  beni ambientali e paesistici, Napoli;
–          alla redazione  di “Ballarò”;
–          alla  Redazione  del “Corriere della Sera”, Milano;
–          alla  Redazione  de “Il Fatto Quotidiano”, Roma;
–          alla  Redazione  de “Il Mattino”, Napoli;
–          alla Redazione de  “La Città” di  Salerno;
–          alla  Redazione de  “La Repubblica”, Roma;
–          alla Redazione de “La Stampa”, Torino,
–          alla  Redazione de “L’Espresso”, Roma;
–          alla Redazione di “Report”, Roma.

Allegato 1_il Sud_ speciale Paestum

Allegato 2_lettera di 4 Consiglieri – On. Franceschini + 19 autorità

Allegato 3_Rassegna stampa sulle cupole di Paestum

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