Diritto ebraico e morale, in una società anche di intolleranti. Giornata Europea della Cultura Ebraica

Giornata Europea della Cultura Ebraica


Tema: “Ponti & AttraversaMenti”


Lunedi 7 settembre 2015 ore 9.15


Tribunale di Salerno – aula Parrilli


La tolleranza e la solidarietà dei popoli, e verso i singoli cittadini, dovrebbe essere l’essenza per la difesa di ogni vita umana, ma talvolta questo non succede e, spesso, ci troviamo di fronte alla “ferocia e bestialità” e, quindi, alle catastrofe umane.
Ecco perché è importante riflettere e farsì che ci sia una proficua circolazione delle idee. Nessuno, al giorno d’oggi, può vivere in modo isolato per questo bisogna attivarsi per favorire un collegamento tra i popoli. Anche nei confronti dell’ebraismo non tradizionale. Per questo la Giornata della Cultura Ebraica sicuramente è di per sé un ponte.
Per questo l’incontro a Salerno di

LUNEDI 7 SETTEMBRE 2015 ORE 9.15
TRIBUNALE DI SALERNO – AULA PARRILLI

è una cosa estremante positiva per confrontarsi ed analizzare la società di ieri ed oggi.

Interverranno:

Dr. Matteo Casale, Presidente della Corte di Appello di Salerno
Avv. Americo Montera, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno
Dr. Sandro Temin, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e delegato
della Comunità ebraica di Napoli
Prof. Myriam Silvera, Coordinatrice del Master in Cultura Ebraica
Dr.ssa Rosa Sergio
Dr. Umberto Piperno
Avv. Ludovico Montera
Dr. Ernesto Pintore
(vedi Allegato 1 – Locandina convegno)

La Giornata Europea della Cultura Ebraica è il tradizionale appuntamento coordinato e promosso in Italia dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che invita a scoprire il patrimonio culturale ebraico, con centinaia di eventi tra visite guidate a sinagoghe, quartieri e musei ebraici, spettacoli, mostre, concerti, degustazioni kosher e incontri culturali.
In Europa aderiscono i seguenti Paesi:
Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria.
In Italia la Giornata Europea della Cultura Ebraica gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani. La manifestazione è inoltre riconosciuta dal Consiglio d’Europa.
In 32 paesi europei sinagoghe, musei, quartieri ebraici, antiche “giudecche” vengono aperti gratuitamente al pubblico e per l’occasione offerti percorsi, itinerari, laboratori didattici, spettacoli e incontri con l’autore per valorizzare un patrimonio di grande interesse culturale, storico, archeologico, architettonico e artistico.
Pertanto, per un giorno, l’Europa e l’Italia si dipingono d’ebraismo, Firenze sarà la città capofila italiana e il tema di quest’anno “Ponti & AttraversaMenti” lo stimolo per favorire momenti di incontro e confronto.
Il calendario degli appuntamenti è articolato in 72 città italiane che comprende 32 paesi europei. Un omaggio alla città che celebra quest’anno i 150 anni di Firenze Capitale d’Italia e il 70° anniversario della sua Liberazione dal nazifascismo.

MA COS’È L’EBRAISMO?

Da https://it.wikipedia.org/wiki/Ebraismo
L’ebraismo (in ebraico: יהדות? indica sia una religione monoteistica, sia uno stile di vita, sia una tradizione culturale diffuse all’interno del popolo ebraico, nelle varie comunità presenti in tutti i paesi del mondo.
Come religione l’odierno ebraismo, detto anche ebraismo rabbinico, è l’evoluzione maggioritaria della religione biblica, frutto, secondo la tradizione, dell’alleanza (berit) tra Dio, indicato nella Torah con il nome di Yahweh, e il popolo ebraico. I suoi testi fondamentali sono la Torah, il Tanakh e la tradizione orale supplementare, rappresentata dai testi della Mishnah e Talmud.
Al suo centro, il Tanakh è un resoconto del rapporto di Israele con Dio, dalla loro storia più antica fino alla costruzione del Secondo Tempio (ca. 535 p.e.v.). Abramo è ritenuto il primo ebreo e padre del popolo ebraico. Come ricompensa per il suo atto di fede in un solo Dio, gli fu promesso che Isacco, suo secondo figlio, avrebbe ereditato la Terra d’Israele (che allora si chiamava Canaan). Più tardi Giacobbe ed i suoi figli furono ridotti in schiavitù in Egitto e Dio comandò a Mosè di guidare l’Esodo fuori dall’Egitto. Sul Monte Sinai ricevette la Torah – il Pentateuco. Questi cinque libri, insieme a Nevi’im e Ketuvim sono noti come Torah Shebikhtav in contrasto con la Torah orale, che si riferisce alla Mishnah e al Talmud. Alla fine, Dio li portò alla Terra d’Israele dove il tabernacolo venne eretto nella città di Silo e per oltre 300 anni radunò la nazione compatta contro gli attacchi di nemici. Col passare del tempo, il livello spirituale della nazione declinò al punto che Dio permise che i Filistei catturassero il tabernacolo stesso. Il popolo di Israele poi disse al profeta Samuele che avevano bisogno di essere governati da un re permanente e Samuele nominò Saul come loro re. Quando il popolo convinse Saul ad andare contro un comando trasmessogli da Samuele, Dio disse a Samuele di nominare Davide in sua vece.[1][2]
Una volta che Davide salì al trono, disse al profeta Natan che voleva costruire un tempio permanente, e come ricompensa per le sue azioni, Dio promise a Davide che avrebbe permesso al figlio, Salomone, di costruire tale primo tempio permanente e che il trono non si sarebbe mai più discostato dai suoi figli.

Allegato 1 _ LOCANDINA CONVEGNO TRIBUNALE SALERNO (2)


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