Per Piaggine ed il Sud: la pandemia, un’occasione triste, ma da non perdere! La speranza è che il Sud, dopo la nuttata, ancora una volta non resti col il cerino in mano.

Piaggine: al sindaco Guglielmo Vairo che sta per realizzare una “ciclovia” per il Monte Vivo, chiediamo perché non pensare di lanciare una sfida anche agli altri sindaci dei Comuni limitrofi, alla Comunità montana ed al Parco nazionale un PROGETTO di sviluppo economico-occupazionale-sociale partendo proprio dalle risorse locali guardando concretamente all’emergenza viabilità nel Cilento, per evitare l’isolamento anche tra comuni limitrofi? Piaggine produttivo c’è stato occorre, quindi riprendere il cammino analizzando il passato per valorizzazione le risorse locali. Un tempo addirittura con una teleferica si scendeva la legna da Monte Cervati e d’intorni.

Qui di seguito troverete la pubblicazione integrale di un comunicato del comune di Piaggine che per chi non lo sapesse confina con il Comune di Sanza e, quindi confina con il Vallo del Diano cioè si trova nel cuore del Parco ed “ospita” sul suo territorio la montagna più alta della Campania: MOTE CERVATI.

Ebbene l’iniziativa dell’amministrazione comunale, guidata dall’avv. Guglielmo Vairo, è sicuramente lodevole e per questo va incoraggiata, ma mi permetto di suggerire al sindaco Vairo di intraprendere un’altra iniziativa e cioè di stimolare i sindaci dei comuni limitrofi e della Valle del Calore, ma soprattutto il Parco nazionale, la Comunità montana e la Provincia per mettere mano davvero sulla viabilità che non solo accorcia le distanze, ma stimola lo sviluppo.

Insomma va dichiarata l’emergenza viabilità con finanziamenti di programmi straordinari non solo di manutenzione della rete viaria, ma soprattutto di definire una rete accettabile di collegamento delle varie realtà interne.

Asfaltare una mulattiera lo si faceva all’inizio del novecento, adesso è una cosa diversa e sicuramente ben progettata e senza “balzello”, ovviamente rimodellandola sicuramente si risparmia.

Solo consentendo a chi ama la natura e la cultura di poter viaggiare comodamente con mezzi pubblici o privati sceglie volentieri queste zone per investire oppure per fare anche vacanza. Penso che primo o poi questo benedetto virus finirà e, quindi di nuovo iniziano le scelte delle vacanze estive ed invernali. Già volendo Piaggine e gli altri Comuni possono pensare anche ad un turismo sia esso estivo che invernale, ma senza una buona viabilità e senza offrire infrastrutture ciò non può essere possibile.

La classe dirigente locale deve intraprendere iniziative e sollecitare la classe dirigente politica nazionale ed i parlamentari nazionali ed europei di dare una mano in queste scelte, ovviamente l’atteggiamento di tira a campare degli amministratori locali non giova. Sono convinto che certi  parlamentari non aspettano altro.

A tal proposito ho ascoltato un intervento del Senatore Gianni Pittella al Senato il 13/10/2020 (https://web.whatsapp.com/)  che metteva a fuoco con una grande lucidità ed una accurata analisi e proposte di soluzioni delle problematiche che attanagliano il Sud, insomma un piano di ricostruzione dell’intero Paese  e penso che Gianni Pittella e gli altri PARLAMENTARI sarebbero ben contento di  contribuire ed a confrontarsi su di un PROGETTO di trasformazione che porta all’aumento del Pil e dell’occupazione di queste per troppo tempo abbandonate a se stesse.

A conferma della pigrizia o fiacca della classe dirigente locale ricordo qui di seguito che qualche tempo fa provocatoriamente come giornale “il Sud” scrivemmo una lettera aperta ( anzi una Pec)

ai SINDACI della VAL CALORE, ebbene sapete quanti hanno dato un cortese cenno di riscontro: ZERO.

Ovviamente da parte nostra non c’era nessuna volontà di dire cosa fare, ma solamente un modo come un altro per dire parliamone.

Per qualcuno, forse, questo è stato una offesa di lesa maestà, purtroppo questa cultura ha danneggiato, nel corso degli anni, le zone interne che oggi non hanno niente e con un fiume di soldi che l’Italia a speso dagli anni ‘50 fino a giorni nostri.

L’iniziativa del Sindaco Vairo indica che c’è una certa vitalità, ma occorre maggiore intraprendenza e capacità di innovazione, nelle forze sociali e imprenditoriali locale, nelle forme della cittadinanza attiva, in luoghi che dovrebbero rappresentare il cosiddetto cambiamento possibile. Questo significa anche che bisogna inventarsi un modello di sviluppo sostenibile che si vuole perseguire. Tutto questo farebbe pensare ad una cosa che la politica risponde al suo compito e cioè di creare e diffondere condizioni di benessere, accelerare e supportare i processi virtuosi.

Il Sud vive da troppi anni in condizioni di persistente emergenza sociale ed emarginazione economica – occupazionale.

I livelli di attività economica nel Cilento, ma per la verità in tutto il Mezzogiorno risultano peggiori a tutto ed a tutti, non a caso vengono trascurate le potenzialità legate alle risorse locali per attivare uno sviluppo possibile, che potrebbe innescato dinamiche sociali davvero profonde.

Il presidente della Regione De Luca con il suo linguaggio sul Covid 19 ha parlato all’intera Italia ricevendo tanti consensi, “anche pratici”, non si potrebbe fare la stessa cosa e dire che investire al Sud fa bene all’intera economia italiana?

Ovviamente occorre essere credibili ciò deriva dalla capacità di realizzare gli interventi programmati e di produrre cambiamenti tangibili e miglioramenti nella vita dei cittadini. Occorre che la classe dirigente meridionale, soprattutto locale deve conquistarsi la fiducia nella costruzione di un Sud che, giorno dopo giorno, da principale problema diventi la grande opportunità davvero per un mezzogiorno che vuole ritrovare ruolo e collocazione nazionale ed internazionale, visto che l’Europa si è accorta del Sud anche per gli sbarchi.

Occorre che la classe dirigente definisca non solo un buon progetto e dica cosa vuole fare, come vuole realizzarlo, in quanto tempo, con quali impegni e con la responsabilità di chi? Ma soprattutto occorre definire l’utilità e la produttività per creare sviluppo ed occupazione.

Ecco il comunicato:

<< Il Comune di Piaggine continua a puntare sul turismo sostenibile investendo e incrementando nuove strutture per sostenere il cicloturismo. È stato approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica del progetto per la realizzazione di una “ciclovia” lungo la strada che conduce sul Monte Vivo. Con l’ingresso del piccolo borgo cilentano tra i Comuni Ciclabili, l’Amministrazione comunale di Piaggine prosegue e implementa un piano turistico rispettoso dell’ambiente, valorizzando le caratteristiche peculiari del suo territorio montano.

 Piaggine investe in un turismo sostenibile con l’ambiente e le caratteristiche del suo ecosistema territoriale. Con Delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale di Piaggine ha approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo ai lavori di “Realizzazione di un percorso ciclovia lungo la strada denominata Monte Vivo” dell’importo complessivo di Euro 388.064,00. Già da qualche anno il Comune del piccolo borgo montano del Cilento ha tra i suoi obiettivi principali quello di promuovere la mobilità sostenibile ciclabile favorendo stili di vita finalizzati a migliorare la qualità della salute della collettività e a salvaguardare la tutela dell’ambiente, riducendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il nuovo progetto prevede: la realizzazione di un percorso attrezzato per cicloturisti lungo la viabilità esistente, con la predisposizione di piazzole, illuminazione fotovoltaica, colonnine per la ricarica di biciclette elettriche, segnaletica orizzontale e verticale, guard rail, pannelli descrittivi con codici QR. L’offerta di una buona rete ciclabile è un vantaggio per promuovere un territorio dal punto di vista turistico che, così, acquisisce maggiore interesse e può fornire un ulteriore servizio al viaggiatore dando risalto alle bellezze paesaggistiche del luogo. Per creare dei percorsi, come in questo caso infatti, non è necessario che siano costruite piste ciclabili ex novo ma è possibile recuperare e adattare la viabilità potenziale o dismessa. Per i cicloturisti quello del “Monte Vivo”, all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento, è un percorso di circa 9 km con dislivello accentuato che parte dal centro abitato di Piaggine fino a raggiungere un’area attrezzata verde esterna ad una suggestiva Chiesa di montagna. I punti di accesso alla ciclovia, inoltre, sono numerosi con possibilità di lasciare la propria auto in luoghi dedicati e proseguire in bicicletta o a piedi. Il clima e la morfologia del territorio cilentano lo rendono, quindi, una delle zone ideali per la pratica del ciclismo e una delle zone più amate dagli appassionati di questo sport anche per le sue peculiarità naturali e storiche. Si arricchisce, così, un programma pluriennale promosso e sostenuto dal sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo legato ad un’offerta turistica sostenibile e innovativa, nel pieno rispetto della montagna e del suo eco-sistema, peculiare e protetto, e della sua gente.

«Il progetto della “ciclovia” – afferma il sindaco Vairo – si affianca a quello della Strada Monte S. Giacomo-Piaggine, alla riqualificazione della rete dei sentieri Monte Vivo-Monte Motola, realizzato dal servizio civile di Piaggine, al “Progetto di riqualificazione e messa in sicurezza del santuario Madonna del Monte Vivo”, approvato nel 2018, e alla richiesta, effettuata anni fa alla Curia, per il riconoscimento dello status di “Santuario” della Cappella rupestre dedicata alla Madonna dell’Assunta. L’Amministrazione comunale, infatti, continua nella sua azione di valorizzazione della montagna, auspicando che gli Enti sovracomunali prestino maggior attenzione alle Aree interne, promuovendo un turismo fruibile tutto l’anno e non solo poche settimane».

L’Ufficio Stampa del Comune di Piaggine (Tel. 3401706095)

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