UNICA Caseificio Biologico – Pellezzano/Salerno

Dopo pandemia e la speranza di una rinascita del Sud

Iuliano

Ritorniamo volentieri sulle tematiche che la nostra redazione, sotto la direzione del direttore, dott. Nicola Nigro, porta avanti da sempre e che ci stanno più a cuore: la valorizzazione delle risorse locali come occasione di sviluppo economico.
Noi de “il Sud” abbiamo sempre guardato alle eccellenze del nostro territorio, con grande attenzione. Abbiamo spesso aperto il giornale alla discussione ed al confronto, alla ricerca di strategie volte a favorire l’economia e il lavoro.
Oggi, più che mai, pensiamo sia importante, per il dopo pandemia (che finalmente comincia ad intravvedersi), discutere e confrontarsi sui mezzi e le strategie, per uscire da questa situazione di stagnazione, se non di regresso –si pensi al milione di posti di lavoro persi, causa Covid-19– che si trascina ormai da oltre un anno e mezzo. E il nostro Meridione ha subito ancor di più gli effetti nefasti della presente situazione, per le tante attività in nero, che non hanno potuto accedere a provvidenze e ristori. Che, pur insufficienti, qualche beneficio lo hanno prodotto.
Eppure, come tutti sappiamo, le positività nel nostro Mezzogiorno non mancano. Siamo una parte di Paese che non è costituito solo di fannulloni e soggetti tendenzialmente predisposti a delinquere, come qualcuno vorrebbe far credere, ma soprattutto di persone laboriose e serie.
Il guaio perenne è la burocrazia, ed i suoi tanti lacci e lacciuoli. Qualsiasi impresa o attività commerciale, sin dalla nascita, è prigioniera di una vera camicia di forza, costituita da un groviglio intricato di adempimenti, scadenze, obblighi. Un vero incubo, per chi decidesse di avventurarsi in una qualche iniziativa autonoma.
Liberi da una soffocante burocrazia, puntando sulle risorse di cui disponiamo (agricoltura, beni culturali ed ambientali), abbiamo numeri e forza per riscattarci una buona volta, contribuendo a rendere il nostro Paese finalmente efficiente e competitivo.

 Fernando Iuliano*

*Docente e Presidente dell’Associazione il Sud

 

Il sacerdote benedice la struttura. A destra il sindaco di Pellezzano Francesco Morra dopo il taglio del nastro.

Anche nell’annuncio della sua apertura si intuiva che non era un’apertura qualunque, ma una realtà produttiva che mira a produrre qualcosa di genuino e biologico. Scusate se è poco, parliamo del latte biologico di bufala che diventa mozzarella.

E’ nostra intenzione – evidenzia Raffaele Liguori – garantire alti standard qualitativi, informando costantemente i consumatori sulle caratteristiche organolettiche dei nostri prodotti.

Ma cosa offre e quali sono i prodotti di UNICA?

Raffaele Liguori
Il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra

Parliamo innanzitutto di un CASEFICIO BIOLOGICO che produce mozzarella di bufala, yogurt e tutti gli altri prodotti caseari. E’ circondato da circa un ettaro di terreno, cioè di 10 mila metri quadrati. La struttura architettonica ti collega simbolicamente a PAESTUM, anche perché attraversando gli archi dell’acquedotto medioevale che fa da ingresso si viene accolti da un grande abbraccio verde e grandi spazi.

Ritornando all’intera struttura – UNICA – va detto che è stata concepita per essere un momento di relax per tutti, con la possibilità di poter degustare oltre i prodotti di latte di bufala biologico anche i vini e ceci prodotti nell’azienda biologica di famiglia localizzata a Cicerale, nonché altre espressioni delle eccellenze territoriali cilentane come dolci e salumi.

Insomma l’idea è quella di proporre presso il caseificio biologico UNICA di Pellezzano – a un passo da Salerno – le culture artigianali e culinarie che tutto il mondo ci invidia a partire dalla dieta mediterranea.

UNICA, un luogo speciale per mangiare un boccone nel verde o vuole fare pic-nic con la famiglia e non vuole costringere i bambini ad annoiarsi, visto che è prevista anche l’animazione.

Partendo dalla qualità del latte di bufala, i maestri casari di UNICA, ogni mattina preparano rigorosamente a mano i prodotti lattiero-caseari, realizzando oltre alla mozzarella, bocconcino mozzato a mano, provola affumicata, scamorzaanche prodotti come yogurt, ricotta, formaggi freschi   e stagionati. Tutto questo è anche legato alle tradizioni di un’agricoltura biologica che viene da lontano e lega la bufala al territorio di Paestum che, da quello che si legge, risalgono al 1700.

UNICA, un Caseificio immerso nel verde, come dicevamo sopra, con punto vendita e lavorazione a vista dei prodotti di latte di bufala da acquistare o consumare direttamente sul posto.

Il sindaco di Cicerale, Gerardo Antelmo

Anche il sindaco di Cicerale, Gerardo Antelmo, che  ha partecipato alla presentazione ha avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa, esprimendo il suo compiacimento. Ha infatti dichiarato: << trovo intuitivo e significativo il concept di questo nuovo eccezionale tempio del gusto. Grandi spazi verdi, ampio parcheggio, un anfiteatro all’aperto. È il Cilento in città>>. Non poteva il sindaco Antelmo non richiamare l’attenzione sui famosi “Ceci di Cicerale” – Presidio Slow food e sul vino dei vigneti biologici Liguori di Cicerale: “Netto”, “Venti/18” e “Pupetta”.

Per il dottore Antelmo UNICA rappresenta la novità dell’anno nel panorama gastronomico campano, nonostante il periodo pandemico. Anche il Comune di Salerno era presente con il consigliere Paola de Roberto, che nell’occasione ha detto: << Una struttura  totalmente costruita secondo i principi dell’ecologia sociale che rappresenta, oggi più che mai, la direzione da prendere nel pensare alla ripresa. Quindi, al confine tra i comuni di Salerno e Pellezzano nasce UNICA, una vera eccellenza sul tema della produzione casearia e dell’accoglienza ecosostenibile ed ecocompatibile, uno spazio immerso nel verde che porta i profumi ed i sapori del Cilento in città>>.

Nicola Nigro

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