Francesco Passaro, con la straordinaria vittoria di Trieste, sul cinese Zizhen Zhang, ha conquistato il primo titolo, con un ottimo piazzamento nella classifica dell’Association of Tennis Professionals (ATP).
La Classifica ATP significa moltissimo per un atleta, visto che viene calcolata per Paesi, ed è la somma dei punti di tutti i giocatori provenienti da ogni Paese. Quindi, con la sua affermazione, Francesco Passaro entra nel circuito mondiale dei migliori tennisti, piazzandosi al 187° posto della Classifica ATP. Tutto questo perché il 21enne tennista, ha fatto proprio il titolo “Città di Trieste Challenger” (sfidando il detentore di un titolo), torneo di categoria 100, dotato di un montepremi di 90.280 euro, battendosi sui campi in terra battuta del “Tennis Club Triestino”. Con questo risultato, entra per la prima volta tra i primi 150 tennisti del Mondo. Francesco Passaro, prima di questo straordinario successo, va ricordato, ha vinto due medaglie d’oro nei Giochi del Mediterraneo. Inoltre, quest’anno ha giocato quattro finali, a livello “challenger”: Sanremo, Milano, Forlì e l’ ultima a Trieste, dove ne è uscito vittorioso. Ho voluto fare qualche riferimento specifico su alcuni aspetti del Tennis, per dare un’idea della straordinaria impresa di Francesco, che si è avviato su una strada che lo porterà a grossi traguardi, vista la giovane età.
Ormai parliamo di uno sportivo a livello mondiale, perché prossimamente andrà in America, per giocarsi le qualificazioni agli US OPEN, uno dei quattro tornei al mondo del “Grande Slam” ( Australian Open – Open di Francia (Roland Garros) – Torneo di Wimbledon (The Championships) – US Open (Flushing Meadows). Nel frattempo, ha già altri incontri in Italia a Napoli.
Il Tennis, negli anni, è stato considerato uno sport di élite ed anche uno dei grandi, come Adriano Panatta, lo definì lo sport inventato dal “diavolo”. Comunque, va detto che è uno sport completo, perché migliora l’adattamento cardiovascolare alla resistenza, alla fatica e migliora la muscolatura e il lavoro fisiologico delle articolazioni. Dal punto di vista mentale, è richiesta molta forza di volontà. Si può praticare dai 6 agli 80 anni. Il tennis non fa bene solo al corpo, ma è anche un ottimo esercizio per la mente, perché dà luogo a concentrazione e autocontrollo.
Per Francesco, il tennis è iniziato come una grande passione, per poi diventare una professione, trascorrendo ore ed ore sui campi. Adesso gli sforzi e i sacrifici non gli pesano più da tempo, anzi, al momento, ha unito passione e professione e lo rendono felice ed i risultati si vedono.
In breve tempo, Francesco Passaro è passato dai pronostici di sfavorito, o meglio, come si dice in gergo, underdog, a favorito. La prima dichiarazione di Francesco, in questo ribaltamento, è stata: <<In effetti c’è più pressione, ma vivo tranquillo e cerco di esprimere il mio miglior tennis. Gli avversari iniziano a temermi perché mi sono fatto valere. Ma sono sereno, non avverto ansie o pressioni>>.
Ritornando a Francesco Passaro, come nasce la passione per il Tennis?
Già a sette anni i genitori avevano capito della sua passione ed è per questo che lo iscrissero alla “Junior Tennis di Perugia”, dove il maestro Roberto Tarpani capì subito che si trovava di fronte ad un talento, per cui da allora non lo ha lasciato mai e, tutt’oggi, è ancora il suo coach. Dopo 14 anni ed un costante impegno ci troviamo di fronte, oggi, ad un giovane con una struttura fisica perfetta e con una forma atletica che gli consente di sfornare prestazioni fisiche altisonanti: turno dopo turno, non a caso, si parla di componenti come: resistenza, velocità, forza, flessibilità, coordinazione e potenza.
Il notevole impegno di questi anni ha consentito a Francesco Passaro di raggiungere i meritati successi di oggi, di scalare le graduatorie nazionali e internazionali, avvicinandosi sempre di più alla vetta della classifica mondiale.
Il papà Giuseppe parte da Trentinara, piccolo comune del Salernitano, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano ed Alburni, trasferendosi a Perugia, per frequentare il Liceo e l’Università. Poi ha trovato lavoro nella città umbra. Francesco nato nel 2001, a Perugia, dove vive, ha frequentato il Liceo scientifico, indirizzo sportivo, ed attualmente è iscritto all’Università, corso di laurea in Scienze Motorie. La mamma è la signora Marisa Rosi, mentre le due sorelle, più grandi di lui, si chiamano Mariangela e Giulia.
Francesco, fin da piccolo, con la famiglia, in estate, arrivava al paesino di papà Giuseppe, Trentinara, per trascorrere le vacanze nella casa di famiglia, in piazza dei Martiri, la cosiddetta “Terrazza” che si affaccia sulla Zona Archeologica di Paestum. La presenza di Francesco era costante in ogni estate, eccetto per le ultime due, per gli impegni sportivi. Questo gli consentiva di rivedere gli amici, i cuginetti Goffredo e Marianna Guarino, gli zii Angela e Francesco Guarino, ma soprattutto il nonno Armando Passaro, grande sportivo, che ha avuto il piacere di vedere solo le prime partite. Purtroppo non ha avuto il piacere di vedere l’iter della carriere di Francesco, perché è venuto a mancare nel 2009, quando il nipotino aveva appena cominciato a praticare questo sport. Come cattolico, Francesco è sicuro che nonno Armando e la nonna Caterina Acciarino sicuramente lo seguono dal Regno dei Cieli ed orgogliosamente fanno il tifo per lui. Adesso è seguito non solo dagli amici e parenti, ma da tutti i concittadini del papà di Trentinara.
Nicola Nigro