CAPACCIO PAESTUM: 15 GIUGNO 2024
FESTA DI SAN VITO
ALL’INSEGNA DELL’AMORE
Anche quest’anno si è programmata una Festa di San Vito, patrono di Capaccio Paestum, con tante iniziative, in modo da coinvolgere concretamente tutta la popolazione.
Tutto questo lo si deve soprattutto a Don Donato Orlando che ha trasformato la parrocchia in una comunità di fedeli che con la sua cura pastorale ed impegno ha reso la chiesa un punto di riferimento per tutti.
Il programma della Festa di San Vito 2024, prevede:
Lunedi 10 giugno 2024
Ore 17.00 – Uscita San vito – percorso: via C.A. Dalla Chiesa – Via Terre delle Rose – via Magna Graecia – via Romita – Parco Collina Sud – Santa messa – ore 18.30 – Palazzo Quaranta
Mercoledi 12 giugno 2024
Ore 17.00 – Uscita San vito – percorso: Via Fornilli – Case popolari-via Magna Graecia – Santa messa – 18.30 – Case popolari via Magna Graecia
Venerdi 14 giugno 2024
Ore 17.00 – Uscita San Vito – percorso: Viale della Repubblica – via Magna Graecia – Santa Messa – 18.00 – Stazione Capaccio
Ore 21.30 – Spettacolo musicale con il tenore Giuseppe Gambi – eseguirà un repertorio allegro napoletano e spettacolo comico con Enzo Guariglia.
SABATO 15 – giugno 2024 – FESTA DI SAN VITO
Ore 8.00 – SANTA MESSA;
Ore 9.00 – Arrivo concerto bandistico “grande Banda del Cilento” e giro per le strade cittadine;
Ore 11.00 – SANTA MESSA SOLENNE
Ore 18.20 – SANTA MESSA SOLENNE – Piazza Santini, presieduta dal Vescovo monsignor VINCENZO CALVOSA ed a seguire PROCESSIONE per le vie centrali della Città;
Ore 21.30 – Concerto Banda del Cilento
Ore 24.00 – spettacolo pirotecnico
Ritornando a Don Donato Orlando, va detto che nel corso degli anni, ha mantenuto vivo il dono che il Signore gli ha fatto chiamandolo a plasmare Lui nel sacerdozio.
A Capaccio Paestum, Don Donato è stato ed è un sacerdote audace seminatore di speranza, apostolo gioioso, generoso nel servizio dei più piccoli, in particolare dei giovani e delle famiglie. Insomma, Don Donato per tutti ha sempre una parola di conforto e speranza.
In breve è davvero un buon prete che ama la sua gente, amorevole e mai rigido.
Come dice Papa Francesco: << Un sacerdote non è un rigido “professionista della pastorale”, ma un uomo sempre vicino al “popolo”, di cui è padre e fratello, e soprattutto un “apostolo di gioia” del Vangelo >>.
Don Donato Orlando, nonostante opera in una cittadina, può essere definito un “prete di campagna”, umile, ispirato alla pastorale ed allo spirito del Vangelo che non esita a sporcarsi le mani ed aiutare i più deboli ed apostrofare i prepotenti.
Tant’è che il suo operato è stato sempre apprezzato dai Vescovi che si sono succeduti.
Don Donato è molto apprezzato da S.E. Mons. Vincenzo Calvosa, 60 anni, originale di Laino Borgo (Cosenza), nominato Vescovo di Vallo della Lucania nell’aprile 2023.
E, poi, i giovani per Don Donato sono dei veri punti di riferimento perché rappresentano il futuro per ogni comunità, non a caso la sua battaglia per la struttura dell’ex asilo, per farlo diventare, poi, un oratorio per le pastorali, come la catechesi dei bambini e dei ragazzi, con incontri di vari tipi per la comunità dei fedeli, il teatro, la musica, ecc.
Non a caso proprio da questo rapporto con i giovani, Don Donato ha contribuito a dare un parroco di origine capaccese Don Mimmo De Vita che nonostante laureato in Giurisprudenza si è dedicato al sacerdozio.
Come pure non va trascurato l’entusiasmo di collaborare con Don Donato del giovane sacerdote Don Giovanni Cairone, adesso parroco di più comuni Cilentani.
Un altro grande successo di Don Donato è stata l’acquisizione alla chiesa di San Vito, la canonica e il campanile che sono diventati di proprietà della Chiesa; oltre alla donazione acquisita c’è l’accordo che prevede l’utilizzo da parte della chiesa della collinetta e dei terreni adiacenti, con diritto di utilizzo per 99 anni.
Non a caso è stato previsto un ampliamento, grazie alla variante al PRG, voluta dal sindaco Francesco Alfieri, proprio per questo è stato realizzato un progetto di ingrandimento della casa parrocchiale, della chiesa e della canonica, in modo da avere più sale per gli incontri parrocchiali, ma soprattutto un rafforzamento della catechesi.