Con un comunicato, che qui riportiamo, l’On. Tino Iannuzzi, Deputato del Pd, esprime profonda soddisfazione per l’approvazione all’unanimità (con 432 voti favorevoli su 432 votanti) da parte della Camera dei Deputati della proposta di legge, voluta dall’On. Ermete Realacci, per il sostegno e la valorizzazione di c.c.d.d. Piccoli Comuni, intendendo per tali i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.
L’On. Tino Iannuzzi è stato fra i firmatari della proposta e ne ha seguito fin dal primo momento tutto l’iter parlamentare dapprima nelle Commissioni riunite Bilancio e Lavori Pubblici e poi nella discussione in Aula.
La proposta passa ora all’esame del Senato, che dovrebbe approvarla rapidamente, visto il consenso bipartisan così generale e convinto.
Il provvedimento è diretto a promuovere la tutela e la crescita della “Piccola Grande Italia”, un eccezionale patrimonio di valori, di tradizioni, di bellezze naturali, di beni artistici e culturali,di borghi antichi e centri storici, di esperienze di eccellenza nel campo del turismo, dell’artigianato, della agricoltura di qualità, nel comparto enogastronomico, di risorse fondamentali per la cura del territorio e per la difesa idrogeologica del suolo.
Il progetto di legge prevede misure di semplificazione e snellimento delle procedure e delle attività amministrative, (in tema di appalti pubblici, di assetto degli uffici e dei servizi, di programmazione di lavori pubblici), tenuto conto dei gravi ed obiettivi problemi finanziari e di pianta organica che affliggono tali Comuni. Sono poi stabiliti incentivi fiscali e sostegni finanziari per preservare i servizi pubblici (Scuole Uffici Postali-Servizio Radiotelevisivo), per favorire il recupero di immobili a favore di chi vuole vivere o intraprendere un’attività economica in un piccolo Comune, per i programmi informatici di e-government, per la banda larga, per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali, per l’acquisizione di stazioni ferroviarie e di case cantoniere ANAS dismesse.
Gli interventi fiscali ed economici sono destinati a quei Piccoli Comuni, il cui elenco sarà definito con DPCM, caratterizzati da una significativa riduzione della popolazione, da un elevato indice di anzianità, dalla inadeguatezza dei servizi essenziali, dalla scarsezza dei flussi turistici, da difficoltà nelle infrastrutture e nei collegamenti.
La legge, inoltre, promuove e incentiva l’esercizio associato e congiunto fra più comuni vicini di uffici e servizi pubblici: infatti difesa dalla identità del proprio comune ed esercizio associato fra più comuni dei servizi sono due volti di una stessa politica per il rilancio della realtà dei piccoli comuni, cosi ricca di potenzialità e risorse spesso inutilizzate.
In sede di prima applicazione è previsto un finanziamento di 50 milioni di euro, per il 2012, mentre negli anni successivi si provvederà con il fondo specifico previsto nella Legge di Stabilità (la ex Finanziaria), anno per anno.
Si tratta di una legge quanto mai rilevante ed interessante per la Campania, nella quale i Piccoli Comuni sono ben 333 su un totale di 551 Comuni, dei quali 107 nel Salernitano su un totale di 158 Comuni, 100 in Irpinia su un totale di 119 Comuni, 68 nel Sannio su un totale di 78 Comuni, 48 nel Casertano su un totale di 104 Comuni, 10 in provincia di Napoli su un totale di 92 Comuni.
In provincia di Salerno la popolazione residente nei Comuni sino a 5.000 abitanti è pari a 190.112 persone a fronte di una popolazione residente complessiva di 1,107.652 persone. Una legge che esalta quel senso della comunità e del legame con le proprie radici ed il proprio territorio, oggi più che mai prezioso, una legge di valenza autenticamente nazionale che unisce tutta l’Italia in tutte le sue regioni ed i suoi territori.