“Era la Notte di Natale”: canzone scritta e musicata da due poliziotti che si sono ispirati alla morte in mare di un quattordicenne

Una collega ci ha inviato una nota relativamente all’iniziativa di due poliziotti, Angelo Forni e Fabio Sgrò, che hanno messo in essere la loro passione di sempre per la musica.

Il fatto umanamente rilevante è stato il pezzo racconta la storia di un ragazzo di 14 anni che nell’attraversata per la terra dei sogni è morto nel mare Mediterraneo, come è successo a tantissimi altri e succederà ancora se non si finisce di sfruttare la loro terra. Cercare una svolta nella loro vita per questi ragazzi dipende molto dai saccheggiatori, soprattutto del petrolio, che vivono nei Paesi ricchi, purtroppo per queste giovane vite il mare aperto, spesso diventa la loro tomba. Un altro fatto straordinario della vicenda dell’adolescente, morto in mare, è stato il ritrovamento nella sua giacca della pagella scolastica ciò può significare solo una cosa e cioè che aveva tanta voglia di imparare e studiare. Questa storia ha colpito molto i due poliziotti e di qui una canzona con la relativa musica. (https://youtu.be/nmm2vvOU028 )

La collega scrive:

<< “Era la Notte di Natale”

I Segni Distintivi firmano la colonna sonora del concorso letterario “…e adesso raccontami Natale” nell’ambito della XV edizione di …incostieraamalfitana.it

L’essenza del Natale è nell’attesa. L’attesa è il profumo di tutte le feste, ma il Natale rinnova una Nascita, ed è una festa  “semplice”, luminosa. Lo ricordano i Segni Distintivi i musici-poliziotti, Fabio Sgrò (romano, ma in servizio a Milano) bassista e Angelo Forni (salernitano ma in servizio a Napoli), chitarrista e voce della formazione che, a distanza di un anno dal loro esordio discografico, “Verso un porto migliore”, comprendente “La pagella”, tributo al quattordicenne del Mali di cui non abbiamo conosciuto il volto, né il nome, ma solo la speranza di una nuova vita cucita addosso, sotto forma di una pagella della scuola che, in patria non avrebbe potuto più frequentare, lanciano oggi, il loro nuovo singolo “Era la Notte di Natale”. E’ questa una melodia semplice, un vero e proprio racconto autobiografico, narrato anche per immagini, evocante i due musicisti bambini, in un nostalgico flashback, accanto al fuoco, ricordando quella “piacevole impazienza che avevo, quando, poi, terminava la cena e allora di corsa a casa, anche se il sonno non c’era….”. Una canzone che è divenuta la colonna sonora del settimo concorso letterario nazionale “…e adesso raccontami Natale” promosso dall’Associazione “Costadamalfiper….”, nell’ambito della XV edizione di …incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo diretta da Alfonso Bottone, che vedrà la partecipazione del duo alla serata di premiazione che si terrà a Cetara agli inizi del nuovo anno. In questo periodo di vacatio, in questi giorni di non lavoro, in cui il tempo storico si arresta, determinando quella frattura dei vari livelli separati quotidianamente, per cui il passato convive con il presente e s’instaura quella dimensione di ritorno all’initium mundi, di meraviglia, di nascita e Ri-nascita, i Segni Distintivi, si ritrovano bambini (ma l’artista rimarrà per sempre tale) riscoprendo e “cantando” la physis e l’initium, quel movimento primordiale, senza fine ricorrente dell’Uomo. E’ il Natale, raccontato dai Segni Distintivi, la Notte misteriosa, in cui il chiaro e l’oscuro, l’iniziatico e il razionale si sfiorano, s’intendono, evocando il passato e schiudendo la loro segreta “quinta sonora” al futuro. E nel dire le cose, nel dire il silenzio presente nei suoni delle cose, la parola nel suo domandare deve riaccendere la meraviglia. Meraviglia che non è solo incanto o superamento estatico della ragione, ma è e continua ad essere riflessione: la riflessione del cogito che prova insieme l’angoscia del silenzio e la gioia della parola nel suono di ciò che ci circonda.

Il messaggio è cominciare a “servire” le cose, in nome non della loro forma, della loro “bellezza”, ma della loro interiore verità”, costruendo, tutti insieme, “un mondo migliore”, con nuova meraviglia, se si vorrà, tornare a levare la nostra lampada e far di nuovo Luce >>.

 

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