Con la Banca Monte Pruno c’è lo sviluppo possibile anche al Sud, ciò scaturisce dalle tante novità sul credito, introdotte dal Direttore Generale MICHELE ALBANESE, quindi nel profondo Sud lo sviluppo a portata di mano, anche per i più deboli.

Nicola Nigro

Lo sviluppo possibile, anche nel Sud Italia. Le ragione di una battaglia, per crederci davvero.

Michele Albanese

 

La BANCA MONTE PRUNO sul territorio salernitano ha conquistato un importante ruolo nello sviluppo dell’economia del territorio, ciò è dovuto  ad una classe dirigente illuminata, ma soprattutto ad uno straordinario “capitano” che è riuscito ad imporsi anche nel sistema bancario nazionale attraverso il suo  Direttore generale  Michele Albanese.

da sinistra: Placenti, Bruchi, Albanese

Tant’è che la stampa nazionale, come il Sole24Ore, ospita interventi e interviste del direttore Michele Albanese sul possibile ruolo delle Banche nell’economia italiana e del successo della sua Banca nel profondo Sud. Albanese è, spesso, anche ospite di trasmissioni televisive per parlare di sviluppo del territorio, soprattutto del Mezzogiorno.  Non a caso  la conduttrice Annalisa Bruchi di RAI 2 “RESTART”  nel servizio della giornalista di Rai2 Laura Placenti, ha voluto l’opinione del Direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, sull’utilizzo delle risorse previste per il territorio dal PNRR.

Nel suo intervento il direttore Albanese, ha parlato del blocco delle erogazioni collegate ai crediti fiscali e del caos sul Superbonus e tanti altri interventi non fatti da parte delle istituzionali, ma che sul suo territorio la Banca Monte Pruno fa del suo meglio in favori degli artigiani, dei commercianti, degli imprenditori ed altre iniziative prodotto dai giovani e donne.

Una delle ultime iniziative della Banca Monte Pruno riguarda le pari opportunità, nella nota divulgata dalla Banca si  legge:  << Un progetto, per l’appunto, in grado di dare concretezza alla promozione delle politiche di genere, all’importanza della donna all’interno dell’organizzazione aziendale, nella famiglia e nella società. Tanti pezzi di un mosaico che l’istituto di credito cooperativo ha iniziato a comporre con attenzione>>.

Si legge altresì: << Un primo passo è stato ufficializzato con l’ingresso della BCC Monte Pruno tra le poche banche aderenti alla Carta “Donne in Banca: valorizzare la diversità di genere” istituita dall’Associazione Bancaria Italiana. Tale protocollo costituisce uno strumento per sostenere l’impegno delle aziende verso le pari opportunità, promuovendo un ambiente sempre più inclusivo, rafforzando la parità di trattamento, diffondendo la partecipazione delle donne e dando impulso ad azioni anche al di fuori del contesto aziendale. Oltre a questa adesione, durante l’ultima adunanza del Consiglio di Amministrazione, la Banca Monte Pruno ha deliberato anche l’adesione ad Idee, l’Associazione delle donne del Credito Cooperativo, nata nel 2004 su impulso di Federcasse, proprio come ente dedicato alla promozione della parità di genere nel mondo del credito cooperativo. A completare queste azioni, infine, la Banca Monte Pruno ha dato ulteriore slancio al mondo dell’imprenditoria femminile, sfruttando le opportunità che il Governo ha messo in campo a fine anno con il “Fondo impresa femminile”, potenziato ulteriormente con le risorse del PNRR, per creare occasioni e supporto alle donne che vogliono fare impresa attraverso strumenti come il fondo perduto e i finanziamenti a tasso zero >>.

Francesca Sessa

Dall’impegno della Banca nell’imprenditoria – soprattutto giovanile e femminile – si è giunti ad un impegno diretto delle donne e sempre nella nota si legge:  << Con queste prime azioni, quindi, il cantiere della Banca Monte Pruno dedicato alle donne comincia a determinare effetti e produrre in concreto relazioni rilevanti che, oltretutto, trovano piena applicazione con la nomina della dottoressa Francesca Sessa, Responsabile delle Risorse Umane e Organizzazione della Banca, quale coordinatrice dell’istituto di credito di tale specifico ambito.

              Anna Miscia

È un tema molto sentito – ha affermato il Presidente del CdA della Banca Monte Pruno Anna Misciache stiamo trasformando in una strategia, mettendo sul tavolo tante opportunità interessanti per i nostri territori. A conferma di ciò anche a livello di governance, così come previsto dalla normativa, abbiamo rispettato pienamente quelli che sono i vincoli imposti e connessi alla parità di genere, in un’ottica di opportunità e crescita e non come freddo limite regolamentare. Troppo spesso le donne vengono messe da parte e se nel passato, ad esempio, ci siamo spesi tanto contro la violenza ed a tutela dei diritti, ora mettiamo le basi per un domani sempre migliore, definendo sinergie con entità nazionali e alzando l’attenzione verso tutte le donne che vogliono crearsi una posizione lavorativa-imprenditoriale autonoma. Anche in questo ambito, come sempre, la nostra Banca c’è>>.

Ovviamente tutto questo è dovuto alla lungimiranza del direttore Albanese che ha sempre creduto alle potenzialità del Sud e delle zone interne, dando vita tanti anni fa ad una cooperativa che attraverso il credito in favore dei piccoli artigiani e commercianti ha reso prima  il Cilento e Vallo di Diano più forte con una rinascita socio-economica e, poi ha creato un capillare  sistema finanziario improntato sul piano umano, insomma a “dimensione uomo, nella modernità”.

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