Ermanno Corsi: morte di un amico. Da una buona convalescenza ad una perdita inaspettata


Stamattina, appeno ho letto la  notizia della morte di Ermanno Corsi, sono rimasto senza parole, sprofondato in una dolorosa angoscia. Poi, leggendo i messaggi  di cordoglio di tanti amici, ho capito quanto egli fosse stimato da tante persone  del giornalismo, della cultura, ma anche da tante persone comuni che apprezzavano il suo linguaggio chiaro e semplice.  Ermanno era straordinariamente colto. Oltre ad essere un giornalista professionista televisivo e della carta stampata, era anche uno scrittore di spicco, con a suo carico, tanti libri di successo.
Sto scrivendo di Ermanno, ma quasi non ci riesco, nonostante sia il mio mestiere. La tristezza mi travolge: penso ai tanti momenti trascorsi con Ermanno, in questi anni Era prossimo l’incontro annuale per il Premio di Poesia  Paestum 2025.
Il credente cattolico non considera la morte una cosa brutta, perché può significare la liberazione dalla vita terrena e l’inizio di una vita eterna, dove l’amore di Dio rasserena e nutre tutte le anime. Per noi che restiamo in vita, comunque resta un vuoto incolmabile. Il solo ricordo , spesso, ci rattrista, per non poter più riabbracciare la persona cara.
Ermanno, a 85 anni, era ancora molto attivo: una persona straordinaria, generoso e molto disponibile nei confronti di tutti; poi, se gli eri amico, diventava ancora più affettuoso. Per questo mi manca molto-  Nonostante sia trascorsa solo qualche ora dalla sua scomparsa, non riesco ancora a capacitarmi che non potrò più vederlo né telefonargli. Solo qualche giorno fa ci eravamo sentiti ancora una volta e mi aveva assicurato che la convalescenza procedeva bene, perché l’intervento era andato bene e che ormai sembrava che tutto il peggio stesse alle spalle. L’appuntamento era a Paestum.
Ermanno, amico mio,  mi sembra che tutto si sia fermato a questo maledetto giorno, in cui hai deciso di lasciarci, non con il tuo solito “ciao Nicola, va bene così. Andiamo avanti”;  ma adesso parliamo di uno straziante “addio”, e per sempre.
Il ricordo di Ermanno crea tanta sofferenza. Al tempo stesso, dico ai familiari ed agli amici di non sentirsi soli, ma di pensare che Ermanno non avrebbe voluto vederli tristi o affranti. La vita continua e, quindi, bisogna continuare a vivere anche per Lui, sorridendo, perché è solo con il sorriso che potremo renderlo felice, anche nell’aldilà, cioè nella   vita ultraterrena.
Caro  Ermanno, qui manchi a tutti, ai più grandi ed ai più piccoli, agli amici di sempre ed a quelli conosciuti ultimamente, nei numerosi convegni che vedevano la tua autorevole presenza. Manca soprattutto la tua cultura e la tua sincerità, il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo, la tua serietà che diventava simpatia, all’occorrenza; per quanto mi riguarda, mi manca di te il tuo essere amico e confidente, il tuo essere custode prezioso di tanti nostri segreti. Ci manchi in tutti i modi, in cui una persona può mancare,  immagino che anche per te sarà lo stesso.
Un amico è per sempre e tu, Ermanno, per me lo sei ancora. Ora più che mai. Oggi che non partecipiamo più, assieme, ad incontri e convegni; oggi che non ascolti più le mie lamentele; oggi che le nostre vite sono cambiate e tu chissà dove sei e chissà cosa starai facendo.
Sarai per sempre mio amico, perché una parte di te sarà sempre con me. Ed è proprio questo che mi fa sperare che andrà tutto bene, che un giorno ci ritroveremo e che io, nel frattempo, dovrò fare tutto quello che abbiamo fatto insieme: sorridere e vivere.
Quindi, dall’alto dei cieli, veglia su di noi. Dacci una mano, e con il tuo sorriso, a superare anche i momenti no.
Ciao, Amico mio. Un grande abbraccio da Nicola, eterno Amico tuo.

Alcuni riferimenti culturali e professionali, con uno degli ultimi lavori letterari:
“Le Donne che conquistano il mondo”, che Ermanno Corsi  ha scritto con Piero Antonio Toma.
Su iniziativa della dottoressa Rita Bellelli, Presidente del Lions club di Paestum, è stato presentato agli studente e docenti del Liceo Scientifico “Piranesi” di Capaccio Paestum.
Qui di seguito viene riportato il retro della copertina, “Le Donne che conquistano il Mondo” che riguarda la biografia di Ermanno Corsi.
ERMANNO CORSI
Giornalista professionista, laurea in Lettere e studi in Storia, Teoria e Diritto dei Mass Media. Redattore e inviato di “Il Tempo” e “Il Mattino”, Caporedattore Rai a Napoli. Corrispondente di “Il Giorno” e “La Repubblica”, collaboratore di “Il Mondo”, “L’Europeo” e “Nord e Sud”, opinionista del “Roma”. Tra i libri pubblicati: La prima autostrada del Sud; Francesco De Martino una teoria per il socialismo; L’ultima Napoli; La città dalla guerra al Duemila; Mezzogiorno dimezzato; Aspettando Capri; Sindaco in fuga.
Sessant’anni di giornalismo e oltre 30 premi e 6 cittadinanze onorarie. Insignito dal presidente Ciampi, motu proprio, della Commenda al merito della Repubblica. Per 18 anni ha presieduto l’Ordine dei Giornalisti della Campania.

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