8 marzo, un giorno da ricordare! La dottoressa Serra segnala il tema di quest’anno: “Donna per la Pace”

 

    • Dottoressa Serra

La dottoressa Elvira Serra, Consigliere comunale di Agropoli, nonché delegata ai Rapporti con gli Enti locali, mi ha fatto pervenire un invito per il convegno che si svolgerà in occasione della “Festa della donna”, dal tema:

“Donna per la Pace”

  • AGROPOLI, presso l’OROTORIO
  • della Chiesa Madonna delle Grazie –
  • Sala Giovanni Paolo II
  • VENERDI 8 MARZO 2024 – ore 18.30

Dalla locandina emerge che sono in molte le personalità che prendono parte all’iniziativa, tra queste:

E’ previsto il saluto:

Da sinistra: D’Arienzo, Alfieri e Mutalipassi
  • Presidente Della Provincia di Salerno, Avv. Francesco Alfieri;
  • Sindaco, Dott. Roberto Antonio Mutalipassi;
  • L’Assessore alle Politiche Sociali dottoressa Mari
    Dottoressa Esposito

    a Giovanna D’Arienzo;

 

Moderatrice: dottoressa Milena Esposito.

La serata sarà, in amicizia e si svolgerà:

TRA RIFLESSIONI, VANZA, MUSICA E POESIA

CONSEGNA VEL “PREMIO DONNA 2024”

Le musiche sono a cura di Vincenzo Sebastian. Molte sono state le personalità e le Associazioni che hanno dato la loro adesione tra queste: Argolibro, Associazione AMI, il Centro sociale Polivalente, ecc.

Approfitto di questa iniziativa per fare una mia riflessione su questa importante ricorrenza che ogni anno 8 marzo viene celebrata o meglio ricordata dal 1908, ma che cos’è e, cosa significa la:

FESTA DELLA DONNA

Da una tragedia accaduta nel 1908, alla rivoluzione culturale (?) dei giorni nostri. Il punto interrogativo è legato anche ai limiti mostrati dalla classe politica nel corso degli anni.

Quando un Ministro o chi per esso limita al lumicino la didattica della STORIA nei programmi scolastici, significa che la società ha subito un arresto culturale. Quando si considera la memoria storica meno importante dei fatti di oggi e, quindi l’effimero o il “giocherellare” e non prendere seriamente in considerazione i temi culturali e storici, significa che le coscienze sono in tilt.

Ecco perché le conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile sono meno presenti nelle agende dei giovani di oggi. Dunque occorre che la SCUOLA si faccia carico di tutto questo e gli insegnati si mettano in discussione. Dare, per esempio, la giusta interpretazione della giornata dedicata alla donna, significherebbe anche capire meglio gli eventi storici.

Per dare un’idea del ruolo che una donna può giocare nella vita di un uomo o nella società riportiamo un aneddoto riferito a Churchill che ammutolì di fronte ad una battuta della moglie.

In merito il dott. Claudio Tringali, magistrato in pensione, tempo fa ha pubblicato su Facebook un aneddoto che riguarda proprio una conversazione tra   Churchill e la moglie e che riportiamo qui di seguito: ( Allegato 2_ Churchill e la moglie).
Per poter avere un’idea più articolata della Festa della Donna e del significato dell’ 8 marzo, rimandiamo il tutto al documento “(Allegato 1_Festa della Donna, 8 marzo_ storia e significato _ Studenti.it).

Ormai è assodato che la donna in una società civile è la colonna portante su cui si posano tutti i componenti essenziali dell’umanità e, quindi della famiglia.

Groucho Marx (1890-1977), famoso umorista nordamericano, ha coniata la seguente frase: “Dietro un grande uomo c’è una grande donna. Dietro di lei c’è sua moglie”.
Ovviamente la società maschilista, nel corso degli anni, ha determinato anche tanta violenza sulle donne per cui questi atteggiamenti “bestiale” non dovrebbero essere presenti in nessuna comunità cosiddette civile.
Per fortuna, oggi, ci sono, iniziative sociali ed associazioni che si batto contro la violenza sulla donna, senza se e senza ma e, quindi tutti noi dobbiamo sostenere queste battaglie e le iniziative utile ad accresce le coscienze.

Ogni giorno un uomo dovrebbe riflettere sul significato di questa data: 8 marzo e sul significa stesso di donna e mamma, facendo ciò si potrebbe meglio capire anche cosa significa il binomio donna-mamma ed ex figlio.
Purtroppo, i limiti culturale e sociali inducono tante donne a considerarsi soggetti “sottoposti” e, quindi a considerare l’uomo qualcosa di normale come soggetto  “dominante” per varie ragioni, ma soprattutto per un fatto culturale legato alle carenze nella società, perché la mancanza di meccanismi solidali, di aiuti concreti e sostegni ad una mamma che è costretta a cresce un figlio –  futuro cittadino – in un ambiente maschilista e magari violento la frena a ribellarsi. Per fargli cambiare idea oltre alle possibilità di un lavoro occorrono più strutture come asilo nido, scuole, trasporti, ecc., insomma strutture che assicurare lo sviluppo del piccolo, in modo coerente perché  la mamma-donna pensa prima di tutto a suo figlio, in un possibile scontro definitivo.
Fare tutto questo significa consentire a tante donne di sentirsi libere di poter scegliere e crescere, poi,  con amore la sua creatura che sarà anche “culturalmente parlando” un cittadino migliori del domani, in una società civile ove la prevaricazione sia estinta o quasi.

 

 

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